Teologo francese. Più noto con il nome latinizzato di
Syonysius
Petavius, gesuita, studiò Filosofia e Teologia a Parigi e nel 1603,
non ancora ventenne, vinse la cattedra di Filosofia nell'università di
Bourges. Successivamente, insegnò Retorica a Reims e a La Flèche,
e nel 1621 ottenne la cattedra di Teologia positiva nel Collegio Clermont di
Parigi, dove insegnò sino al 1644. Dotato di una vasta cultura
umanistica, scrisse anche componimenti poetici ed è il massimo esponente
della teologia positiva. Condusse ampie ricerche sulla dottrina dei primi
scrittori cristiani, di cui curò edizioni e traduzioni, e intervenne
nella polemica contro i giansenisti, appoggiando le proprie confutazioni su
solide basi storiche. La sua maggiore opera teologica è la monumentale
Dogmata theologica (5 volumi, 1644-55); tra le altre sue opere:
De
doctrina temporum (1627);
Rationarium temporum (1633);
De
potestate consecrandi et sacrificandi (1639);
De libero arbitrio
(1640);
De Pelagianorum et semipelagianorum haeresi (1643)
(Orléans 1583 - Parigi 1652).